giovedì 8 ottobre 2015

In momenti di crisi

Settembre è stato un mese difficile e mi pare che ottobre lo segua convinto. I miei problemi, per fortuna, riguardano la sfera lavorativa. Per fortuna, sì, perché piuttosto di malattie, mie o di familiari, o di problemi personali, divorzi, difficoltà nelle relazioni, meglio questo. Inoltre io sono fortuna, perché ho un marito con un lavoro. C'è chi non può contare nemmeno su quello. 
Eppure avere 31 anni e ancora niente di fisso, niente di stabile, è pesante. Anche se in fondo mi ci sono cacciata io in questa situazione. Un po' io, un po' la sorte, certo. Infatti mi sento anche una certa sfiga addosso, perché, porca miseria, mica è possibile che non giri mai come vorrei! 
Sentire le storie degli altri, di chi cambia rapidamente, di chi riesce a fare carriera, di chi dopo qualche difficoltà trova un altro posto, mi avvilisce sempre un po'. Sento una puntura di invidia che mi trapassa lo stomaco. Negli anni è andata affievolendosi, a parte in situazioni di evidenti colpi di culo o di evidenti contributi d'amicizie. Le ingiustizie le odio, in tutti gli aspetti della vita, e quando ascolto storie reali che ne sono testimonianza, mi sale il sangue al cervello. 
Noto, però, che nonostante la mia precarietà lavorativa non sia cambiata, anzi forse anche un po' peggiorata, dopo la tristezza e il nero, mi si accende in testa una luminosa determinazione. Di farcela. Magari ci metterò anni e anni. Magari molti più anni di tutti gli altri, ma credo fortemente che ce la farò. Troverò il mio posto in questa Italia impervia. Non altrove: in Italia. 
Magari alla fine deciderò di fare la casalinga, ma sarà una scelta.
Sono sempre stata così. Ho sempre avuto dei forti momenti di nero, seguiti dalla luce. Ora, però, quando sento che sto andando troppo giù, mi fermo mentalmente e mi convinco che qualsiasi cosa accadrà, la supererò. Che se ci saranno cambiamenti obbligati, forse saranno una svolta decisiva. Ma soprattutto mi dico che non mollo. 
Non mollo. Mi sono incamminata contemporaneamente su più strade e direi che sono tutte molto accidentate. 
Di certo non è questo il momento per tornare indietro. 
Sarei comunque grata se un minimo di fortuna venisse di qua...

1 commento:

F/\B!O ha detto...

Brava, è questo l'atteggiamento giusto. I momenti neri (ma anche quelli luminosissimi) sono destinati a passare. Ce li lasciamo alle spalle. Noi andiamo avanti, conservando quel che c'è di utile e lasciando indietro il resto. Imparando. Migliorando. Assaporando la costanza. Insieme. Senza mollare per davvero, al massimo per un momento.