mercoledì 13 maggio 2015

Quarta tappa: Numeri

La facilità di lettura migliora: pur essendoci anche in questo libro parecchi elenchi (norme, indicazioni e censimenti, da qui il titolo), c'è anche la narrazione dei 40 anni passati dagli israeliti nel deserto.
Al posto di ogni primogenito, Dio decide di scegliere per sé la tribù di Levi. I leviti diventano quindi la casta sacerdotale: hanno il vantaggio di poter consumare le oblazioni (offerte in cibo) e le libagioni (offerte in bevande) fatte al Signore, ma di queste decime devono pagare a loro volta le decime; d'altro canto non hanno proprietà privata. Vista la quantità di sacrifici animali prescritti, dovevano essere ottimi macellai.
Sull'Arca dell'Alleanza e sulla tenda del convegno che la ospita vengono spesi molti capitoli, per indicare come costruirla, come smontarla e riassemblarla, come trasportarla. I diversi compiti vengono affidati a tribù differenti. È molto importante essere efficienti, perché appena si sposta la nube divina che la sovrasta, il popolo si mette in marcia e la segue, finché non si ferma nuovamente.
Nel racconto vengono descritti episodi molto famosi: il popolo si lamenta che ha sempre e solo manna e sull'accampamento si abbattono le quaglie (sono ingordi e si beccano la gastroenterite), protesta per la mancanza d'acqua e Mosè percuote la roccia per far zampillare una fonte.
Passo ad alcune parti che mi hanno colpito.
Dio dice a Mosè di darsi una struttura di governo al servizio del popolo, non possono fare tutto lui ed Aronne, devono farsi aiutare. Mosè fa in modo di spezzare l'insorgente spirito di casta.
Dio dice a Mosè di inviare degli esploratori nella Terra Promessa. Questi tornano dopo 40 giorni raccontando sì di una regione ricca e prospera, ma abitata da un popolo forte e grande. Gli israeliti si spaventano e insorgono, il Signore si adira ma Mosè intercede, alla fine Dio decide che - per la loro mancanza di fiducia - quella generazione non arriverà a Canaan: ecco la motivazione dei quanrant'anni di nomadismo.
Israele cerca di entrare lo stesso, attaccando una fortificazione, ma la nube non è con loro e subiscono una clamorosa disfatta.
Più avanti ritornano le mormorazioni contro Dio, il quale manda i serpenti. Il popolo si pente, Mosè intercede, Dio dice: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita".
Verso la fine della peregrinazione, gli israeliti sono diventati ormai un popolo militarmente potente e indomito, nessuno riesce più a resistere loro. Quando arrivano alla piana di Moab, già in vista della Terra Promessa, i madianiti pensano bene di tentare una strategia diversa: li corrompono mendiante le prostitute sacre di Baal-Peor, portandoli all'idolatria. L'ira del Signore si scatena sotto forma di un flagello: non viene detto, ma è logico pensare a malattie a trasmissione sessuale.
Mosè muore, Giosuè prende il suo posto e guida il popolo nella traversata del Giordano, sulle note di Ramazzotti...

1 commento:

mOKa ha detto...

Ci ho messo ore per capire cosa intendevi nominando Ramazzotti!