Ambra e il mondo esterno

Giorno x - mattino

Apro gli occhi, sono a letto, non c'è nessuno, ma sto bene, oh che bello il letto. Guardo in alto, oh c'è la mamma, sorrido. Ecco, adesso mi prende e mi cambia il pannolino. Bene, bene, sederino pulito. Ma senti qui, mi viene un po' da piangere, frignotto. Fame, fame, fame, fame. 

Con la pancia piena sto meglio. Ruttino. 

In braccio alla mamma mi guardo attorno. Oh, ma che meraviglia, cos'è questa cosa qui? Oh, ma è davvero interessante. La osservo: è una cosina rosetta, con cinque punte. Una stella. Oh, davvero davvero interessante. Oh, ma... si muove. Oh, che meraviglia, posso metterla in bocca. Ahm. 

Giorno xx - mattino

Apro gli occhi, sono a letto, non c'è nessuno, ma sto bene, oh che bello il mio peluche-coniglio. Adesso me lo ciuccio un po'. Mi stufo. Guardo dietro verso la testiera. Oh, ma che cosa c'è qui? Un peluche, un orsetto. Uhm, è lì, fermo, chissà se lo riesco a mangiare. No, no, direi che è difficile, oh,  una voce, c'è la mamma, sorrido. Mi muovo un po' così capisce che sono contenta. 

Mi prende, mi cambia il pannolino. 

Il fasciatoio, che bellezza. Oh, libera senza pannolino, evviva! Mi muovo, mi muovo... ma cosa sono quelle due cosine lì? Si muovono, si muovono. Oh, ma sono davvero interessanti. Provo a toccarle, oh, ma sono caldine... ma, sono mie? Oh, che meraviglia. Muovi, muovi, muovi. Stop. Oh, ma sono davvero davvero interessanti. Li osservo. No, facendo un po' di conti... no, non riesco mica a infilarli in bocca.

Giorno xxx - sera

Fasciatoio! La mamma mi ha preso dal tappetone e mi ha portato qui. Mi ha tolto il pannolino, mi ha lavato il culetto e adesso sono sul fasciatoio, pulita pulita. Oh, libera senza pannolino, evviva! Guardo un po' sopra di me. C'è una cosa arancio-giallo sul muro. Oh, ma è davvero interessante. Dai, che la prendo. Sgambetto, sgambetto, sgambetto. Niente, sono ancora sul fasciatoio. Guardo la mamma, aiutami, dai! Niente, non so perché ma ride. Non mi aiuta, pazienza. Ci riprovo. Oh, davvero davvero interessante quell'affare. Forza. Corro, corro, corro, corro. Ancora niente. Mi rigiro, Oh, c'è anche papà. E ride pure lui. Mah, valli a capire quei due. Uhm, mi piace proprio quel colore, dai che riesco ad acchiapparlo. Eh, trotta, trotta, trotta, trotta, trotta. Uff, mi impegno, ma resto sempre sul fasciatoio. Pazienza. Papà dice qualcosa e mi tocca il naso. Adesso gli prendo il dito e me lo ficco in bocca. Almeno un minimo di soddisfazione!