Frena l'autobus e apre le porte.  Sale i gradini una donna, che continua a guardare oltre, verso la strada.  Un uomo, davanti a lei, le sorride, le da un ultimo tocco come saluto insieme alla dolcezza del suo viso. Quasi timido, quasi pudico. Un imbarazzo accennato, insensato.
Rimane di schiena la donna, osserva e, forse, ricambia le gentilezze.
Tutto è leggero e l'attorno perde importanza.
Le porte si chiudono e l'uomo si volta, verso il suo andare, mani in tasca e testa leggera, strascico dell'attimo.
La donna si volta, timbra il biglietto e piano si siede. Sceglie un posto vicino al finestrino. L'attorno non le importa, non lancia sguardi agli altri passeggieri. La vista si perde oltre la trasparenza del vetro. Tutto è concentrato nel tenue sorriso che ancora le disegna le labbra. Un residuo di felicità che non se ne vuole andare, che persiste. In fondo, lei non lo vuole perdere. Lo trattiene con sé. È la stessa leggerezza che ha accompagnato i passi dell'uomo.
Stesse sensazioni vissute in luoghi diversi, una corda che sta per sciogliersi, ma indugia sull'ultimo nodo. Rimanere insieme ancora un attimo pur essendo divisi.
Il calore sereno di un attimo ancora da vivere.
Rimane di schiena la donna, osserva e, forse, ricambia le gentilezze.
Tutto è leggero e l'attorno perde importanza.
Le porte si chiudono e l'uomo si volta, verso il suo andare, mani in tasca e testa leggera, strascico dell'attimo.
La donna si volta, timbra il biglietto e piano si siede. Sceglie un posto vicino al finestrino. L'attorno non le importa, non lancia sguardi agli altri passeggieri. La vista si perde oltre la trasparenza del vetro. Tutto è concentrato nel tenue sorriso che ancora le disegna le labbra. Un residuo di felicità che non se ne vuole andare, che persiste. In fondo, lei non lo vuole perdere. Lo trattiene con sé. È la stessa leggerezza che ha accompagnato i passi dell'uomo.
Stesse sensazioni vissute in luoghi diversi, una corda che sta per sciogliersi, ma indugia sull'ultimo nodo. Rimanere insieme ancora un attimo pur essendo divisi.
Il calore sereno di un attimo ancora da vivere.

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3 commenti:
W l'autobus!!
Eh, scorci di vissuto!
Per tutte quelle volte che aspettavo il venerdì, pazzesco!
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