lunedì 21 settembre 2009

Il piacere della lettura

C'è una giornalista inglese, tale Anne Jones, che detiene una sorta di primato mondiale di lettura veloce: ha letto le 509 pagine di "The Lost Symbol", l'ultima fatica di Dan Brown, in appena 41 minuti e 55 secondi. La donna non è nuova a tali imprese, avendo già letto nel 2007 "Harry Potter e i doni della morte" in 47 minuti e 1 secondo.
Capisco che, per chi debba recensire le opere, leggere in fretta sia una fortuna, ma si gustano davvero le storie a questo ritmo? A volte, quando la trama mi prende e ho tempo da dedicare alla lettura, mi capita di finire i libri in pochi giorni. Sicuramente è un'esperienza intensa, ma ho il dubbio che penetri meno in profondità nella mia memoria e il ricordo rimanga così più flebile.
A voi succede qualcosa di simile?

2 commenti:

Stefano S ha detto...

Capita a volte di leggere un libro in una giornata, ma solo perchè è breve, scritto in grande e da leggere tutto d'un fiato.
Mi sembra dura leggere un libro di 500 pagine in meno di un'ora, o meglio guardi le parole ma non hai neanche il tempo di elaborarle, non ti rimane in testa niente. Mi viene in mente una battuta di Woody Allen "Ho fatto un corso di lettura veloce. Ho letto Guerra e Pace in 2 ore; parlava della Russia". :-)

ps...non so se il nuovo record è valido, Harry Potter è un libro, le robe che scrive Dan Brown no :-)

mOKa ha detto...

Io non leggo veloce. Ogni tanto ci tento, per fare prima, perché è una cosa noiosa e prendo un ritmo non mio. In genere vado piano e mi capita spesso di tornare indietro, rileggere pezzi. Se leggo anche solo la pagina di un romanzo più rapidamente del solito, perché voglio sapere come si evolve una situazione, arrivo fino al punto che mi soddisfa e poi torno indietro, perché mi sembra di essermi persa qualcosa. In effetti è solo una sensazione, ma è la prova che non potrei mai fare una cosa del genere. Poi dovrei riprendermi in mano l'intero romanzo e rileggerlo da capo, più piano!