giovedì 14 settembre 2017

La pigra vita

In questo mese di non lavoro (o meglio, lavoro molto molto blando) ho desiderato tantissimo mollare tutto e fare la casalinga. Purtroppo a livello economico non me lo posso permettere. O almeno, con due macchine, un mutuo e la voglia di uscire ogni tanto, non ce lo possiamo permettere. Per cui non è un proposito, ma un'idea utopica, come quella di andare in Giappone, quando ancora ne vale la pena (cioè non a 80 anni, ma magari chissà, ne vale la pena anche a quell'età).
In questi due giorni però, mi sono resa conto di una grande realtà (credo di accorgermene ogni anno, ma poi ci ricasco sempre): io la casalinga non la posso fare.
Non posso, perché mi impigrisco. Alla fine il mio problema è che poi non farei nemmeno la casalinga. Starei a casa a guardare la tv sul divano, sotterrata da una copertona blu. Cosa che è successa (in parte) ieri e oggi. Non che ci sia nulla di male a prendersi una pausa, una piccola vacanza, ma so che diventerebbe una routine. Mi alzo, faccio la colazione a Ambra, la porto all'asilo, faccio due o tre commissioni e poi, trac, rientro e divano. Tv, programma di merda a cui comunque non resisto ed ecco la mia fine. Encefalogramma piatto..
Ieri tornata a casa alle undici, mi sono seduta sul divano e ho acceso la tv. Ho beccato il film di Sex and the City a metà. Nemmeno dall'inizio, a metà. Ho guardato un po', ho fatto un po' di zapping e poi ho rimesso lì, perché mi intrigava. Quando stavo per alzarmi d'istinto dal divano, ho pensato: Ma che mi alzo? Non ho nulla di importante da fare. Posso rimandare tutto a dopo, o a domani.
E così, trac, copertina e mi sono guardata tutto il mezzo film che mi restava (piangendo tra l'altro).
Oggi, voglia di fare inesistente, stessa cosa. Ma peggio. Non c'era manco il mezzo film da vedere, sono annegata tra coperta e masterchef. 'Na tristezza.
Vi rivelo però, quello che oggi mi ha davvero spaventata.
Ero stanca.
Avevo sonno e una stanchezza diffusa, tanto da non aver voglia davvero di alzarmi dal divano.
E lì ho capito. Non posso davvero vivere senza avere degli orari, delle cose da preparare, lo stress e tutto quanto. Io più ho cose da fare più faccio, meno ne ho, meno faccio. La stessa cosa succedeva quando dovevo studiare. Se avevo tutto il giorno, non combinavo nulla, se dovevo incastrare tutto in un'ora, voilà, a posto. Così mi trovo a star via dodici ore, torno e decido di fare la pasta fatta in casa (folle lo so). Oggi invece non mi sono nemmeno fatta da mangiare. Ed ero libera.
Sono malata. 
Non preoccupatevi, lunedì inizio. 
 

1 commento:

F/\B!O ha detto...

Quanti psicologi ci vogliono per cambiare una lampadina?
Uno, ma la lampadina deve voler cambiare.