Secondo la tradizione l'autore della maggior parte dei salmi sarebbe Davide. Werner Keller, scrittore e saggista tedesco, l'ha definito il nobel della letteratura del suo tempo. Moltissimi cominciano con un versetto introduttivo indicante autore, genere letterario, melodia, uso liturgico, accenni alla composizione. Coi suoi circa 2.500 versetti (a seconda delle versioni) e 150 capitoli, questo libro è il più ampio testo della Bibbia.
Dal punto di vista stilistico i salmi possono essere suddivisi in tre gruppi: inni, suppliche e ringraziamenti. Spesso però i generi letterari non sono così netti e un salmo che inizia in un modo può continuare in un altro.
I brani sono poetici e presentano abbondantemente immagini e simboli. Forse la figura retorica più impiegata è la ripetizione del pensiero, per cui se una riga esprime un concetto, la riga successiva lo modifica, amplia e precisa. Il testo non è sempre di facile lettura: a volte proprio per questa ripetitività, altre per metafore che risultano oscure al mio occhio contemporaneo, altre per riferimenti a fatti o nomi sconosciuti.
Nel NT i salmi più citati sono il 2 e il 110(109) (celebrano il re), il 22(21) (la passione) e l'8 (l'uomo nel creato). Quasi tutti hanno una doppia numerazione, a causa di un disallineamento tra la versione greca e quella ebraica.
Ecco alcune cose che mi hanno colpito.
Alcuni salmi detti alfabetici sono costruiti con una particolarità: mettendo insieme la prima lettera di ogni riga o di ogni strofa si forma l'alfabeto ebraico.
Non ci avevo mai pensato, ma effettivamente sono stati recitati anche da Gesù, da Maria e dagli apostoli!
Nei primi secoli della Chiesa i candidati all'episcopato erano tenuti a saperli tutti a memoria.
Calvino ne scriveva così:
Dal punto di vista stilistico i salmi possono essere suddivisi in tre gruppi: inni, suppliche e ringraziamenti. Spesso però i generi letterari non sono così netti e un salmo che inizia in un modo può continuare in un altro.
I brani sono poetici e presentano abbondantemente immagini e simboli. Forse la figura retorica più impiegata è la ripetizione del pensiero, per cui se una riga esprime un concetto, la riga successiva lo modifica, amplia e precisa. Il testo non è sempre di facile lettura: a volte proprio per questa ripetitività, altre per metafore che risultano oscure al mio occhio contemporaneo, altre per riferimenti a fatti o nomi sconosciuti.
Nel NT i salmi più citati sono il 2 e il 110(109) (celebrano il re), il 22(21) (la passione) e l'8 (l'uomo nel creato). Quasi tutti hanno una doppia numerazione, a causa di un disallineamento tra la versione greca e quella ebraica.
Ecco alcune cose che mi hanno colpito.
Alcuni salmi detti alfabetici sono costruiti con una particolarità: mettendo insieme la prima lettera di ogni riga o di ogni strofa si forma l'alfabeto ebraico.
Non ci avevo mai pensato, ma effettivamente sono stati recitati anche da Gesù, da Maria e dagli apostoli!
Nei primi secoli della Chiesa i candidati all'episcopato erano tenuti a saperli tutti a memoria.
Calvino ne scriveva così:
«Sono solito definire questo libro un'anatomia di tutte le parti dell'anima, poiché non c'è sentimento nell'uomo che non sia qui rappresentato come in uno specchio. Anzi, per meglio dire, lo Spirito Santo ha messo qui, al vivo, tutti i dolori, tristezze, timori, dubbi, speranze, preoccupazioni, perplessità, fino alle più confuse emozioni da cui l'ultimo degli uomini è abitualmente agitato.»
Tutti i compositori di musica sacra si sono cimentati con le partiture dei salmi: da Vivaldi a Mozart, da Mendelssohn a Liszt, da Brahms a Strawinski a Bach.
Vi lascio con tre versioni moderne:
(il salmo del nostro matrimonio)
Vi lascio con tre versioni moderne:
(il salmo del nostro matrimonio)
1 commento:
Calvino il migliore di tutti!
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