mercoledì 14 ottobre 2015

Diciassettesima tappa: Isaia

È il più conosciuto, il più esteso (66 capitoli) e il maggiormente citato nel Nuovo Testamento: insomma, un classico fra i libri profetici. È anche un testo molto complesso, sia per la sua origine (almeno tre contributi, composti da una "scuola" che si richiamava ed ispirava al profeta omonimo), sia perché copre un periodo storico di almeno 4 secoli, in cui si sono succeduti l'impero Assiro, l'impero Babilonese e l'impero Persiano.
Qui la parola profeta non indica uno che prevede il futuro, bensì va intesa nel senso di colui che parla per conto di un altro: senza questo tramite non si potrebbe ascoltare il messaggio.
La forma linguistica che utilizza più frequentemente è l'oracolo, introdotto da espressioni simili che tornano lungo l'intera opera. Isaia ha qualcosa da dire a tutti e in particolare con il popolo eletto passa dalla consolazione per la loro condizione al biasimo per essere figli ribelli, credenti ipocriti, infedeli. Da apprezzare la reprimenda ai capi che hanno tradito la loro missione: guai a voi!
Per mezzo delle parole del profeta, Dio si mette sotto una luce più ampia: ogni uomo e tutto il creato sono opera Sua (non solo Israele), quindi Egli se ne prende cura.
Isaia è certamente un libro difficile da leggere, particolarmente per la sua eterogeneità. Sono presenti parecchi brani noti (per la loro presenza nella liturgia o per il loro valore linguistico), tanto per citarne alcuni:
Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci...
Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele...
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse...
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello...
"Sentinella, quanto resta della notte?"...
Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore..."
Era come agnello condotto al macello...
Come la pioggia e la neve...
Ad ogni modo ci sono immagini ed espressioni di notevole bellezza e potenza, molto evocative e poetiche. C'è chi lo chiama il Dante dell'Antico Testamento. Noi l'abbiamo scelto per la prima lettura del nostro matrimonio (Isaia 55,1-11).

1 commento:

mOKa ha detto...

Direi notevole!