giovedì 12 febbraio 2015

Libro di febbraio: L'Ultima profezia del mondo degli Uomini

Oggi scrivo di un'autrice italiana di fantasy, Silvana De Mari, che ha il grande pregio di scrivere in modo coinvolgente e schietto. In questo blog Fabio ha già scritto di lei, qui , e ora ne scrivo anche io. 
Mi manca l'ultimissimo volume, l'epilogo, e il prequel per avere chiara l'intera saga, ma per ora vi dico le mie impressioni sui 4 libri che coprono la storia. L'ultimo Elfo, L'ultimo Orco, Gli ultimi incantesimi e L'ultima profezia del mondo degli Uomini.
Prima di tutto non scrive in modo così pesante come Licia Troisi. Entrambe appartengono alla stessa categoria, a mio parere, donne italiane scrittrici di fantasy. Ma Licia usa vocaboli in disuso, che ti chiedi dove li abbia pescati, ha una sintassi lenta e vecchio stile. Quando la leggo ho l'impressione che voglia rievocare lo spirito epico e descrittivo di Tolkien. Non che non ci stia nell'insieme, perché comunque l'idea è di entrare in un mondo fantastico e antico, per cui quel modo di scrivere in qualche modo ci sta. 
A volte si rivela un po' pesante però. E io non lo amo molto.

Invece Silvana ha uno stile più leggero, più veloce, a tratti ha dei ritmi poetici, soprattutto quando si tratta di elfi. Le voci dei personaggi si distinguono bene per il modo di parlare e di pensare. La caratterizzazione è molto buona. Adoro poi l'intersecazione della storia, in cui alcuni avvenimenti si rivedono dai vari punti di vista di chi l'ha vissuto, in modo da capire a 360° l'accaduto. Una guerra a cui partecipi emotivamente con un fronte, poi ti si ripresenta a tradimento e sei coinvolta dall'altra parte. Fantastico!
Il merito dello stile così fresco, forse, è dovuto al fatto che sono romanzi per ragazzi. Non so. 

Arriviamo alla storia. Adoro Rankstrail, il capitano che ha superato tutte le difficoltà! Mi piace perché è praticamente inumano. Troppo generoso, troppo forte, troppo resistente. Troppo. Chi non vorrebbe essere come lui? Onestamente, con tutto quello che ha passato, preferisco essere me. 
Poi, mi piace Aurora, con quell'immagine eterea ma pragmatica che mi si è formata in testa. Erbrow, bimba, soprattutto quando è bambina. Perspicace, attenta e sapiente. Ce ne sono ancora, tanti e tanti. I personaggi sono assolutamente il punto forte della saga.
La storia è troppo articolata per spiegarla, ma in poche parole: c'è un mondo in cui gli elfi sono stati quasi completamente massacrati, ne resta vivo solo uno, l'ultimo, Yorsh, che è anche il più potente. Dalla sua vita si innescheranno una serie di eventi che porteranno una svolta decisiva nel mondo degli uomini e anche in quello degli orchi, da sempre nemici. Si narra di re e regine, dei loro figli, fino ai nipoti. Del loro assurgere alla sovranità, partendo da una condizione di povertà. Si parla di eroismo, di guerre e di magia. 
Il finale vede l'approssimarsi di un altro popolo, più rozzo degli orchi, gli Yurdioni, che saranno coinvolti nell'ultima profezia, di cui però al momento non ho letto la realizzazione. 
E con questo non vi ho detto praticamente nulla. 
Meglio così, leggetelo. È molto molto bello!



3 commenti:

F/\B!O ha detto...

Di una cinquantina di libri fantasy che ho letto, questa sta sicuramente sul podio delle saghe più belle! Consigliatissima!

mOKa ha detto...

Superato da Queste Oscure materie, di sicuro. Ma di poco direi.

F/\B!O ha detto...

Per me no: se dovessi rileggerne una sceglierei questa.