Non capisco come mai, ma in questi giorni sono KO. Ho il primo turno delle maestre ai centri estivi e devo essere in asilo alle 7.45, per il giro in pulmino. La sveglia suona mezz'ora prima del solito, cosa che non dovrebbe essere così devastante. Eppure arrivo a casa attorno a l'una e alle due sono a letto sfatta. Di solito sonnecchio con il lettore mp3 nelle orecchie, oggi invece sono piombata in un sonno pesante e inscrollabile. Ho dormito 45 minuti come se fossero 10. Ho aperto gli occhi a fatica, le palpebre come molle che, contro la mia volontà, vogliono tornare nella posizione delle serrande in ferie: abbassate. Così li ho richiusi per un altro quarto d'ora di piombo. Il sonno era talmente pesante che sentivo il mio corpo incapace di muoversi, infatti, diversamente dal mio dormire abituale, non mi sono mossa di un centimetro da come mi sono buttata sul letto. Un sasso.
Inoltre trascorro i miei pomeriggi in apatia. Infatti anche il blog langue come me. Oggi mi sento un po' più propositiva, ma ieri avrei volentieri trascorso il pomeriggio vegetando.
Continuo a chiedermi se sia colpa del caldo, se sia la stanchezza accumulata in questo lungo lungo inverno fitto di impegni o se gli imputati siano i bambini che mi sfibrano.
In realtà, questi che sto per finire sono stati i centri estivi più belli di tutta la mia vita, ne ho fatti due con le elementari qualche anno fa e il livello di stress non è nemmeno lontanamente paragonabile. Inoltre gli impegni sono finiti da un pezzo e nella settimana di piogge quotidiane non ero così sfatta, eppure era già luglio.
Mi resta soltanto il caldo come ultimo capro espiatorio. Che sia davvero, solo, colpa sua?
Bah! Vedremo se le cose cambiano con il cambio turno. Dovrò essere in asilo un'ora dopo. Esperimentiamo.
Inoltre trascorro i miei pomeriggi in apatia. Infatti anche il blog langue come me. Oggi mi sento un po' più propositiva, ma ieri avrei volentieri trascorso il pomeriggio vegetando.
Continuo a chiedermi se sia colpa del caldo, se sia la stanchezza accumulata in questo lungo lungo inverno fitto di impegni o se gli imputati siano i bambini che mi sfibrano.
In realtà, questi che sto per finire sono stati i centri estivi più belli di tutta la mia vita, ne ho fatti due con le elementari qualche anno fa e il livello di stress non è nemmeno lontanamente paragonabile. Inoltre gli impegni sono finiti da un pezzo e nella settimana di piogge quotidiane non ero così sfatta, eppure era già luglio.
Mi resta soltanto il caldo come ultimo capro espiatorio. Che sia davvero, solo, colpa sua?
Bah! Vedremo se le cose cambiano con il cambio turno. Dovrò essere in asilo un'ora dopo. Esperimentiamo.
1 commento:
Anch'io punto sul caldo. Dai, tieni duro, è l'ultima settimana di lavoro!
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