Nei giorni scorsi ho avuto delle esperienze fuori dalla normalità. No, non ho visto nessun fantasma, né strani esseri che se ne vagano per la città. Vabbè che sto leggendo New Moon, ma non sono ancora così suggestionabile.
Semplicemente, azioni che sono normali e banali in un ambiente, compiute in un altro risultano stravaganti. Vi riporto i miei due strani casi di vicende vissute.
Primo: benedizione.
Sabato c'è stata la convocazione diocesana da parte del vescovo per tutti i fedeli, nello stadio di rugby di Treviso. Bè, è stata un po' più lunga di quello che avevamo previsto e la sera dovevamo andare a vedere un'amica che pattinava. Così siamo andati via prima della fine. Ci rodeva, però, andarcene senza nemmeno la benedizione, eravamo stati lì più di due ore... Dopo un po', in macchina, è venuto in mente a Claudia e Fabio che la celebrazione era valida anche se seguita alla radio. Perciò, ridendo, abbiamo trovato le frequenze di Radio inBlu e ci siamo sintonizzati giusti giusti per ascoltare la fine di tutto. Mentre il vescovo diceva le ultime parole di chisura, io aprivo la portiera della macchina: eravamo davanti a casa mia, pronti per la pizza!
Secondo: balli popolari.
Causa impegni vari, sono saltate due lezioni di balli popolari. L'idea era quella di recuperarle questa settimana. Unico neo: non ci sono palestre libere. Così ci siamo adeguati ad andare sulla piattaforma dove si tiene lezione di pattinaggio. Dopo varie peripezie, tra cui stereo che non legge cd e prese elettriche lucchettate, siamo riusciti a ballare. Ma... non avevamo tenuto conto che a un certo punto la luce esterna si spegne. Così ci siamo trasferiti a ballare, alle 10.30 di sera, nel parcheggio della palestra, incuranti dei passanti e della strana impressione che suscitavamo. Mi sentivo quasi parte di una setta che compiva danze rituali... la musica era particolare, noi eravamo tutti stretti in cerchio, vicini vicini... In effetti, qualcuno avrà pensato che stavamo facendo qualcosa di losco. Invece, stavamo solo ballando sulle note di musica tradizionale! Beati e innocenti.
Devo ammettere che mi sono divertita un sacco.
Se ci sono problemi, si aguzza l'ingegno e si fa di necessità virtù... ridendo!
Semplicemente, azioni che sono normali e banali in un ambiente, compiute in un altro risultano stravaganti. Vi riporto i miei due strani casi di vicende vissute.
Primo: benedizione.
Sabato c'è stata la convocazione diocesana da parte del vescovo per tutti i fedeli, nello stadio di rugby di Treviso. Bè, è stata un po' più lunga di quello che avevamo previsto e la sera dovevamo andare a vedere un'amica che pattinava. Così siamo andati via prima della fine. Ci rodeva, però, andarcene senza nemmeno la benedizione, eravamo stati lì più di due ore... Dopo un po', in macchina, è venuto in mente a Claudia e Fabio che la celebrazione era valida anche se seguita alla radio. Perciò, ridendo, abbiamo trovato le frequenze di Radio inBlu e ci siamo sintonizzati giusti giusti per ascoltare la fine di tutto. Mentre il vescovo diceva le ultime parole di chisura, io aprivo la portiera della macchina: eravamo davanti a casa mia, pronti per la pizza!
Secondo: balli popolari.
Causa impegni vari, sono saltate due lezioni di balli popolari. L'idea era quella di recuperarle questa settimana. Unico neo: non ci sono palestre libere. Così ci siamo adeguati ad andare sulla piattaforma dove si tiene lezione di pattinaggio. Dopo varie peripezie, tra cui stereo che non legge cd e prese elettriche lucchettate, siamo riusciti a ballare. Ma... non avevamo tenuto conto che a un certo punto la luce esterna si spegne. Così ci siamo trasferiti a ballare, alle 10.30 di sera, nel parcheggio della palestra, incuranti dei passanti e della strana impressione che suscitavamo. Mi sentivo quasi parte di una setta che compiva danze rituali... la musica era particolare, noi eravamo tutti stretti in cerchio, vicini vicini... In effetti, qualcuno avrà pensato che stavamo facendo qualcosa di losco. Invece, stavamo solo ballando sulle note di musica tradizionale! Beati e innocenti.
Devo ammettere che mi sono divertita un sacco.
Se ci sono problemi, si aguzza l'ingegno e si fa di necessità virtù... ridendo!
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2 commenti:
Forte la benedizione in FM, ma ancor di più il finale dei balli in piazzale... anche perché non hai scritto che come stereo usavamo l'auto di Andrea!!!
Unico rimpianto il mancato Alunelu ;-(
Della macchina me l'ero scordata!
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