Tempo fa avevo messo nel blog alcune immagine di fumetti delle Clamp, dicendo che prima o poi avrei dedicato loro un post. Ho deciso che è arrivato il momento.
Per prima cosa, una piccola introduzione: io adoro i fumetti. Soprattutto i manga giapponesi. Non ho ben presente cosa ne pensi chi non ne ha mai letto uno, ma se come metro di paragone prendo la considerazione che ne ha mia madre (cioè che sono cose da bambini e leggerli è tempo perso), allora è meglio che specifichi un paio di cose.
I fumetti, giapponesi e non, sono certamente anche cose per bambini, ma dipende da cosa si compra. Insomma, chi mai darebbe in mano a un bimbo un fumetto di Manara?
Inoltre credo che il fumetto venga troppo sottovalutato. Perché ritenerlo da meno di un romanzo? Di un film? Se è fatto bene, se la storia merita e i disegni sono belli, il volume non ha nulla da invidiare alle altre forme artistiche.
Mi piace molto la commistizione tra parola scritta e disegno propria del fumetto. A volte mi incanto davanti a delle tavole particolarmente curate e belle.
Purtroppo negli ultimi anni ho perso molte storie che mi sarebbero sicuramente piaciute, oppure dei classici che avrei voluto leggere in cartaceo (i classici manga sono per lo più i cartoon di quando ero piccola), ma non ho molto tempo per girare le fumetterie, perciò mi tocca accontentarmi di ciò che raccatto in edicola e non è molto.
Fatto è che tra tutti gli autori che comunque ammiro e tento di seguire, le Clamp hanno il primo posto nel mio cuore e nelle mie richerce nei negozi specializzati. Magari per i giapponesi le Clamp sono tipo Moccia da noi, non so, ma io le adoro. Sono un gruppo di quattro donne, Mokona Apapa, Mick Nekoi, Satsuki Igarashi e Nanase Ohkawa.
La qualità che apprezzo di più in loro è che riescono a creare sempre delle storie che mi sorprendono. È incredibile! Prendiamo la Rowling: il motivo per cui mi ha un po' deluso il suo ultimo Harry Potter, è stato l'aver capito il suo stile narrativo. Mi aspettavo il ribaltamento delle carte nelle ultime pagine, come è stato, così mi sono persa un po' l'effetto sorpresa. Anche le Clamp costruiscono le vicende dei loro personaggi in modo simile, eppure non sono ancora mai riuscita a non farmi prendere alla sprovvista. Mi fregano sempre! E questo mi piace un sacco!
Adoro poi i loro personaggi fuori da ogni normalità, i loro mondi pieni di magia e la fantasia con cui condiscono tutto. Mi piace molto il loro stile di disegno, ma capisco bene che magari si avvicini di più a un gusto femminile.
Ammetto che hanno fatto delle serie in cui la fantasia rasentava l'idiozia, però erano simpatiche e poi... non si può pretendere troppo dalla vita.
Mollo tutto e lascio alla prossima volta la descrizione delle mie storie preferite... sperando di non annoiarvi troppo. Se avete voglia date un occhio qui.
Per prima cosa, una piccola introduzione: io adoro i fumetti. Soprattutto i manga giapponesi. Non ho ben presente cosa ne pensi chi non ne ha mai letto uno, ma se come metro di paragone prendo la considerazione che ne ha mia madre (cioè che sono cose da bambini e leggerli è tempo perso), allora è meglio che specifichi un paio di cose.
I fumetti, giapponesi e non, sono certamente anche cose per bambini, ma dipende da cosa si compra. Insomma, chi mai darebbe in mano a un bimbo un fumetto di Manara?
Inoltre credo che il fumetto venga troppo sottovalutato. Perché ritenerlo da meno di un romanzo? Di un film? Se è fatto bene, se la storia merita e i disegni sono belli, il volume non ha nulla da invidiare alle altre forme artistiche.
Mi piace molto la commistizione tra parola scritta e disegno propria del fumetto. A volte mi incanto davanti a delle tavole particolarmente curate e belle.
Purtroppo negli ultimi anni ho perso molte storie che mi sarebbero sicuramente piaciute, oppure dei classici che avrei voluto leggere in cartaceo (i classici manga sono per lo più i cartoon di quando ero piccola), ma non ho molto tempo per girare le fumetterie, perciò mi tocca accontentarmi di ciò che raccatto in edicola e non è molto.
Fatto è che tra tutti gli autori che comunque ammiro e tento di seguire, le Clamp hanno il primo posto nel mio cuore e nelle mie richerce nei negozi specializzati. Magari per i giapponesi le Clamp sono tipo Moccia da noi, non so, ma io le adoro. Sono un gruppo di quattro donne, Mokona Apapa, Mick Nekoi, Satsuki Igarashi e Nanase Ohkawa.
La qualità che apprezzo di più in loro è che riescono a creare sempre delle storie che mi sorprendono. È incredibile! Prendiamo la Rowling: il motivo per cui mi ha un po' deluso il suo ultimo Harry Potter, è stato l'aver capito il suo stile narrativo. Mi aspettavo il ribaltamento delle carte nelle ultime pagine, come è stato, così mi sono persa un po' l'effetto sorpresa. Anche le Clamp costruiscono le vicende dei loro personaggi in modo simile, eppure non sono ancora mai riuscita a non farmi prendere alla sprovvista. Mi fregano sempre! E questo mi piace un sacco!
Adoro poi i loro personaggi fuori da ogni normalità, i loro mondi pieni di magia e la fantasia con cui condiscono tutto. Mi piace molto il loro stile di disegno, ma capisco bene che magari si avvicini di più a un gusto femminile.
Ammetto che hanno fatto delle serie in cui la fantasia rasentava l'idiozia, però erano simpatiche e poi... non si può pretendere troppo dalla vita.
Mollo tutto e lascio alla prossima volta la descrizione delle mie storie preferite... sperando di non annoiarvi troppo. Se avete voglia date un occhio qui.
2 commenti:
Io invece sono un fan dei fumetti Bonelli, Nathan Never su tutti. Purtroppo negli anni si è notevolmente affievolita la mia passione e ultimamente seguo solo la ristampa dei Cavalieri dello Zodiaco, mio secondo cartone preferito dopo Kenshiro.
Trovo anch'io che sia una forma d'arte al pari delle altre, senza nulla da invidiare. A differenza di Monica però, spesso sfioro troppo velocemente le tavole, divorando la storia.
Un mio amico ha inseguito il sogno di diventare un fumettista e c'è riuscito: Andrea Longhi.
Io leggo i fumetti da quando avevo 6 anni...Ho un armadio di Topolini che hanno dato un buon contributo a formare la mia cultura (oltre alla storie canoniche ci sono anche parodie di noti romanzi o film). Mi piaceva anche perchè i termini usati non erano banali tutt'altro.
Poi c'è la Bonelli, come Fabio...Napoleone che ora è terminato e soprattutto Dylan Dog che, assieme a un amico, compro da quando ero in 2 media.
Mi piacciono le storie anche se mi sembra che stiano diventando un pò più prevedibili, e mi piacciono gli eroi della storia, fragili e tormentati.
Confermo che alcune tavole si possono definire benissimo arte e cerco di non leggerle in fretta perchè il piacere della lettura duri più a lungo.
Coi manga c'ho provato ma a parte notare che il linguaggio è più banale e che divento tubercolotico a leggerli non solo per il senso contrario, ma per la disposizione dei riquadri...non c'ho altro da dire :-) ... sentendo queste trame non penso mi verrà voglia di leggerli :-))))))))
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