lunedì 8 settembre 2008

Stardust

Con un po' di ritardo, ho visto anch'io Stardust.
Bello, bellissimo.
Mi domando sempre cosa possa ancora donare il genere fantasy dopo tutti i racconti, tutti i film fatti. Ogni volta mi ricredo e devo constatare felicemente che alla fantasia non c'è davvero limite.
Vabbè, ammetto che il canovaccio della storia è uguale a tante altre.
Il protagonista, innamorato di una bella bionda-oca, non conosce sua madre. In seguito scopre, dopo molta strada percorsa e molte avventure, di essere figlio di una principessa e diventerà, perciò, l'erede al trono. In tutto ciò non può mancare l'incontro con il suo vero amore, biondo anch'esso.
Fin qui niente di troppo originale. Ma ragazzi, l'ambientazione! I personaggi! Le varie vicissitudini dei protagonisti! Fantastici!
Un po' mi ricorda Hellboy - The Golden Army: della storia chissenefrega, ma i mostri che circolavano durante tutta la pellicola... Quelli valevano tutto il film!
Le storie fantasy mi piacciono proprio per la loro capacità di inserire una storia non originale in un contesto incredibile e, al contrario, originalissimo. Stardust dimostra in modo ottimo questa situazione.
Avete mai visto dei pirati che commerciano di contrabbando fulmini?
Io ieri sera!
E le stelle... chi di voi ha mai visto una stella da vicino? Vi siete mai chiesti cosa amino fare durante le lunghe ore di veglia-lavoro notturno? E... il cuore delle stelle, sapete che potere ha?
Io le risposte non ve le dico. O guardate il film o vi inventate una vostra teoria-storia.
Tanto, non c'è limite alla fantasia!

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