martedì 30 settembre 2008

Il libro di giugno: Le Guerre del Mondo Emerso: La setta degli assassini

Comincio dicendo che sono rintronata: ho comprato e letto il primo libro della serie sbagliata!
Per chi volesse cimentarsi nelle trilogie di Licia Troisi, LA scrittrice fantasy italiana, consiglio di non seguire il mio esempio.
Infatti, per iniziare dall'inizio si dovrebbere leggere la trilogia delle CRONACHE del Mondo Emerso, e poi Le GUERRE del Mondo Emerso, ambientato 40 anni dopo rispetto gli altri tre volumi.
Bene, io non lo sapevo, nel senso che non sapevo ci fosse una seconda trilogia, perciò mi sono comprata convinta il primo volume delle Guerre pensando di iniziare dall'inizio. Invece ho iniziato da metà!
Mi sono accorta della gaffe a 100 pagine della fine, leggendo una pagina di Wikipedia.
Non sarei io se non svarionassi in questo modo!
Commento del libro: mi aspettavo una scrittura più scattante. Abituata a altri autori italiani dallo stile molto più scorrevole e più vicino alla lingua parlata, ero preparata a qualcosa di simile. Invece la Troisi non rispecchia questa corrente, anzi, si rifà in modo piuttosto evidente ai grandi autori fantasy internazionali, primo fra tutti Tolkien.
Le frasi sono bene costruite, dalla struttura piuttosto complessa. Il lessico è punteggiato da termini desueti o poco utilizzati. Insomma, è senza dubbio molto lontano dal parlato!
La scelta non è sicuramente casuale, chi ama il genere fantasy o anche solo chi ha presente il film de Il Signore degli Anelli, può capirne il motivo. Il fantasy si nutre di atmosfere che richiamano per lo più il medioevo o comunque un luogo e un tempo molto lontano da noi. Abiti, usanze, anche il fatto che si usino i carri trainati dai cavalli come mezzo di trasporto, ci calano in una scena antica, che viene ancor più esaltata dallo stile letterario formale che non concede nessun spazio alla contemporaneità.
La storia forse è un po' lenta, specifico non noiosa, ma anche qui ci ritroviamo nello standard fantasy. Quanto tempo ci mette Frodo ad arrivare a Gran Burrone? A metà del primo libro, se non ricordo male, siamo ancora alle prese con Tom Bombadil!
Sempre in linea con i classici, la Troisi fa finire il primo libro con la partenza per una missione. Perciò i volumi non sono autoconclusivi, per sapere come va a finire l'avventura si deve leggere l'intera trilogia.
Credo che l'originalità del libro sia nella comparsa, dopo due o tre capitoli, di sezioni dedicate al passato di Dubhe. Cambia il tempo verbale, con l'intento di far sentire Dubhe più vicina al lettore in quel suo passato complicato, che non nel presente in cui si snodano le vicende del romanzo.
Vi racconto in breve la trama: Dubhe è un ladra dall'agilità incredibile, ma il suo lavoro è solo un ripiego. Lei è stata addestrata per essere un assassino, un assassino che odia uccidere. Dubhe è una Bambina della Morte: da piccola ha accidentalmente ucciso un suo compagno di giochi in una rissa. Scacciata dal suo paese natale, viene salvata da un uomo, il quale diventerà il suo maestro e le insegnerà l'arte degli assassini come lui. Il Maestro però è braccato da una setta di assassini, la Gilda, che cerca per punire il suo tradimento. La Gilda abbandonerebbe la sua sete di vendetta solo se potesse avere Dubhe come adepta. Su questo si incentra l'intero libro, su Dubhe e sul suo tentativo di sfuggire alla Gilda, riuscito o no. Tra maledizioni, intrighi politici e un mistero che il Mondo Emerso deve prima scoprire e tentare poi di sventare.
Dopo tutta questa pappardella, vi dico che mi è piaciuto. Adesso mi dovrò procurare le Cronache!

9 commenti:

Anonimo ha detto...

SIiiiiii!!!! bello bello monica!! lo sto leggendo anche io il primo libro della seconda trilogia! DOPO AVER LETTO LA PRIMA!!!! diciamo che è un po difficile capire la seconda non avendo letto la prima trilogia...ma quando uno nasce genio si potrebbe fare!!

Anonimo ha detto...

babba...ho letto delle recensioni sulla Troisi, accompagnate da stralci dei suoi libri, ne risultava un quadro devastante :-)

mOKa ha detto...

Stefano, in che senso "Quadro devastante"?
Davide, più che tra i geni io mi metto tra gli sbadati... davvero non mi ero accorta di aver sbagliato libro! Non è incomprensibile La setta degli Assassini, mi mancano i retroscena di sicuro, però la storia di Dubhe è interessante e si segue bene, per il resto, se ci si ti accontenta di un accenno del passato, si è a posto.

Anonimo ha detto...

In pratica questa Troisi, laureanda in fisica ha scritto sto tomo di 1000 pagine, non aveva mai scritto prima, l'ha mandato a mondadori e gliel'han pubblicato...quindi o ha un sedere pazzesco, o è la figlia illegittima di mondadori o è un nuovo genio della letteratura, ma ripeto, ho letto solo alcuni stralci del libro a cui posso indirizzarvi, ma mi pareva un harmony della fantascienza con evidenti incongruenze nella scrittura...Poi di scrittura Moka se ne intende sicuramente più di me

mOKa ha detto...

Io ho letto il quarto, perciò la scrittura magari si è evoluta. Incongruenze non mi pare ce ne fossero, ma posso anche dirti che magari mi sono fatta prendere dalla storia. Una cosa ho notato invece, molto errori di stampa.
Della Troisi però io sento dire meraviglie, in genere. Perciò opto per l'opzione "ce l'aveva nel sangue".
Di sicuro,cmq, non c'era nulla di Harmony. Devo porcurarmi le Cronache!

Anonimo ha detto...

http://fantasy.gamberi.org/2008/06/12/recensioni-romanzo-la-setta-degli-assassini/

ti lascio il link al sito di uno dei recensori più esperti del settore fantasy, dovrebbe occuparsi un pò di tutti i libri delle trilogie

mOKa ha detto...

Il tizio l'ha massacrata... Povera! Però è vero che il titolo è Guerre e di guerre non ce ne sono... Mah! Per il resto, ognuno ha la sua opionione. A me è piaciuto. Fra un po' mi rimetto a leggere Il Signore degli Anelli, mi mancano due libri, e poi faccio il confronto.

Anonimo ha detto...

Ovviamente i gusti sono gusti, ma...paragoni tra Tolkien e questa? Non è un pò come mettere a confronto l'Aida con wwwmipiacitu dei Gazosa? :-)

mOKa ha detto...

Bè, se si conoscono i classici si può giudicare con un valido metro di paragone. E ritengo Tolkien il classico del fantasy.