Valigia disfatta e borsone preparato. Normale amministrazione per chi torna e riparte. Per fortuna un giorno di recupero-sonno l'ho avuto, senno a Lourdes si dovevano preparare a portare me in carozzina!
Immaginatevi una vecchietta che mi scorta per un'intera giornata! Troppo bello!
Il campo è andato bene. Certo, come sempre si poteva fare di meglio e aggiustare alcune sbavature, ma la sensazione che mi porto dentro è di aver passato una bella settimana. Addirittura ricaricante, non di forze, ma di voglia di fare e fare sempre meglio. Stato d'animo che mi aveva decisamente abbandonato in quest'ultimo anno.
Non è successo niente di straordinario, però non mi è mai pesato essere lì, seppure ci fossero momenti in cui la fatica fisica, mentale e il sonno si facessero sentire. Gli ultimi giorni avrei strozzato tutti quelli che a pranzo o cena battevano le posate sui bicchieri: il mio udito non ne poteva più! Per fortuna mi sono trattenuta, ho fatto qualche smorfia e poi sorridendo o ridendo mi passava il fastidio .
Una frase che racchiude il mio stato fisico e psichico è venuta fuori la penultima sera, quando noi educatori eravamo tutti riuniti per prepararci al giorno successivo. La demenza e l'incapacità razionale erano diffuse, non si riusciva non solo a stare zitti, ma addirittura a dire frasi sensate. A un certo punto mi giro verso Alessio, con tantissima voglia di alzarmi e andarmene a letto e chissenefregadell'attività!, e gli comunico smonatissima: "Sono nervosa!"
Lui mi guarda e mi risponde apparentemente serafico: "Perché credi che stia magiando?"
Lo guardo mentre mastica una caramella e mi viene da ridere. Nervosismo smorzato.
Mi porge la scatola delle Haribo e mi fa "Prendi una liquirizia!"
Rispondo di no. Nel mio stomaco già lottavano pane, nutella e Haribo varie: aggiungere altro sarebbe stato un suicidio alimentare!
Da riportare ci sarebbero tantissime cose. Per ora mi limito a questo aneddoto e al fatto che dopo una settimana in cui il mio gruppo nelle attività andava sempre più in discesa, si è riscattato in modo inaspettato l'ultimo giorno. Devo dire che ciò mi ha reso davvero orgogliosa e soddisfatta.
Non so cosa sia rimasto di me ai bambini. Non sono mai stata una che emerge troppo. Però mi piacerebbe essere riuscita a passare l'idea che quando c'era bisogno di qualcosa io c'ero. Nel limite delle possibilità fisiche. Io almeno ho tentato di farlo.
Di certo me lo ricorderò come il campo del cagotto: Ivo, se passi di qua, racconta la tua nottata!
Adesso il mio blog rimarrà davvero congelato per una settimana. Stasera parto per Lourdes. Spero, come sempre, di tornare carica di cose da scrivere.
Grazie a Fabio che ha riportato i miei brevi sms, tanto per dare un'idea di come mi andavano le cose e per confermare che ero ancora viva e attiva.
Mi scuso perché erano ben miseri messaggi, ma ci mettevo più tempo a trovare un posto in cui ci fosse rete che non a scrivere. La cosa dopo un po' è frustrante, soprattutto se ciò toglie minuti di riposo preziosi.
Soffro il sonno, cosa posso farci?
Un bacione a tutti! A settembre.
Immaginatevi una vecchietta che mi scorta per un'intera giornata! Troppo bello!
Il campo è andato bene. Certo, come sempre si poteva fare di meglio e aggiustare alcune sbavature, ma la sensazione che mi porto dentro è di aver passato una bella settimana. Addirittura ricaricante, non di forze, ma di voglia di fare e fare sempre meglio. Stato d'animo che mi aveva decisamente abbandonato in quest'ultimo anno.
Non è successo niente di straordinario, però non mi è mai pesato essere lì, seppure ci fossero momenti in cui la fatica fisica, mentale e il sonno si facessero sentire. Gli ultimi giorni avrei strozzato tutti quelli che a pranzo o cena battevano le posate sui bicchieri: il mio udito non ne poteva più! Per fortuna mi sono trattenuta, ho fatto qualche smorfia e poi sorridendo o ridendo mi passava il fastidio .
Una frase che racchiude il mio stato fisico e psichico è venuta fuori la penultima sera, quando noi educatori eravamo tutti riuniti per prepararci al giorno successivo. La demenza e l'incapacità razionale erano diffuse, non si riusciva non solo a stare zitti, ma addirittura a dire frasi sensate. A un certo punto mi giro verso Alessio, con tantissima voglia di alzarmi e andarmene a letto e chissenefregadell'attività!, e gli comunico smonatissima: "Sono nervosa!"
Lui mi guarda e mi risponde apparentemente serafico: "Perché credi che stia magiando?"
Lo guardo mentre mastica una caramella e mi viene da ridere. Nervosismo smorzato.
Mi porge la scatola delle Haribo e mi fa "Prendi una liquirizia!"
Rispondo di no. Nel mio stomaco già lottavano pane, nutella e Haribo varie: aggiungere altro sarebbe stato un suicidio alimentare!
Da riportare ci sarebbero tantissime cose. Per ora mi limito a questo aneddoto e al fatto che dopo una settimana in cui il mio gruppo nelle attività andava sempre più in discesa, si è riscattato in modo inaspettato l'ultimo giorno. Devo dire che ciò mi ha reso davvero orgogliosa e soddisfatta.
Non so cosa sia rimasto di me ai bambini. Non sono mai stata una che emerge troppo. Però mi piacerebbe essere riuscita a passare l'idea che quando c'era bisogno di qualcosa io c'ero. Nel limite delle possibilità fisiche. Io almeno ho tentato di farlo.
Di certo me lo ricorderò come il campo del cagotto: Ivo, se passi di qua, racconta la tua nottata!
Adesso il mio blog rimarrà davvero congelato per una settimana. Stasera parto per Lourdes. Spero, come sempre, di tornare carica di cose da scrivere.
Grazie a Fabio che ha riportato i miei brevi sms, tanto per dare un'idea di come mi andavano le cose e per confermare che ero ancora viva e attiva.
Mi scuso perché erano ben miseri messaggi, ma ci mettevo più tempo a trovare un posto in cui ci fosse rete che non a scrivere. La cosa dopo un po' è frustrante, soprattutto se ciò toglie minuti di riposo preziosi.
Soffro il sonno, cosa posso farci?
Un bacione a tutti! A settembre.

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2 commenti:
Grande Monica!!! Di questo campo porto a casa frasi celebri e grandi risate..insieme ad una discreta fatica!! Il segreto per sopravvivere era soffrire con stile, leggere Gomorra, ascoltarsi gli Amari e ridere per non piangere!! D'altra parte se Dio ce ga dato la possibilità di fare questo campo ce gabbiamo da inchinare al suo prospetto!! (cito solo questo e vi evito le frasi delle cuoche che resteranno comunque nella storia, capisci Monica, il tuo bolg mantiene ancora una certa serietà non è il caso di inquinarlo con sconcerie)
Decisamente quest'estate l'unico modo di fermare i miei animati è sparare alle loro gambucce sante :-)
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