mercoledì 16 novembre 2016

Hayez: un po' di storia

Conoscevo i quadri di Francesco Hayez (1791-1882) per averli visti in vari libri, anche come copertina, ma non avevo mai sentito il suo nome. Quando Sara mi ha proposto lui, con un punto interrogativo in testa, ho cercato qualche sua tela per capire bene chi fosse e cavolo, le conoscevo eccome! Mi piace molto e mi sembra scemo che finora non abbia mai pensato di sapere chi fosse l'autore di quei quadri così vivi. 

Francesco è originario di Venezia e la sua formazione giovanile è neoclassica. Si trasferisce a Roma dove conosce Antonio Canova, amico e maestro. Nel 1820 è a Milano e in questa città eredita il posto del maggiore pittore neoclassico italiano: Andrea Appiani. La sua pittura è decisamente neoclassica, linguagggio che non perde del tutto nella sua fase romantica, poiché il suo romanticismo è tematico. 
Il suo primo quadro di ispirazione medievale Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri è del 1820 e viene considerato il manifesto del romanticismo italiano. I Vespri siciliani viene realizzato due anni dopo. 
Oltre per i temi storici, Hayez è famoso per i ritratti. 
Diviene un personaggio di spicco dell’ambiente culturale milanese quando dal 1850 dirige l’Accademia di Brera.

Di seguito alcune sue tele che mi piacciono molto:


Il bacio. Episodio della giovinezza. Costumi del secolo XIV

Ritratto di Alessandro Manzoni

Ultimo bacio di Romeo e Giulietta