lunedì 21 marzo 2016

Libro del mese: marzo: Sei pietre bianche Daisy Franchetto



Giunto all'ultima pagina anche il secondo romanzo di Daisy Franchetto (continuazione di Dodici Porte di cui parlo qui) in cui le avventure di Lunar si fanno più estreme. 
In questo secondo volume cambiano nettamente i luoghi, tornano alcuni personaggi e le storie si accavallano tra di loro come succede nella vita reale. 
In primo luogo ho adorato l'ambientazione, con le varie dimensioni e i luoghi fantastici. Il disegno presentato all'inizio aiuta la comprensione e a entrare bene predisposti alla narrazione. 
Il mare di emozioni credo sia il mio preferito tra i paesaggi nati dalla fantasia dell'autrice. 
I personaggi sono davvero diversi tra loro, si leggono le avventure di: angeli, regine spietate, regine tradite, bambini sperduti, di morti, di veggenti, di chiocciole giganti, di fantasmi...
Si ritrova Lunar, cresciuta e indipendente, ma in attesa del suo destino, di cui l'anello del regno dei morti è il promemoria. Non ci vuole molto perché si faccia pressante e pericoloso. 
Ogni avventura che si rispetti deve giocarsi prima di tutto nell'intimo del protagonista e Lunar ci era già passata per questa via. Eppure non era andata così dentro sé, tanto da capire i suoi sentimenti e capire i suoi doveri. Tanto da ricordarsi di se stessa.
In un romanzo così denso, molti pezzi vanno al loro posto, ma non tutti. Alcuni restano in attesa del terzo volume, della conclusione di questa storia, che in realtà è una casa che ospitata con amore tante storie diverse e le aiuta a crescere.
Arrivederci a presto Lunar!

Un assaggio di seguito. 

"Quando giunse agli Oceani Perduti, Solog fu ricevuta con tutti gli onori che si convenivano al suo rango, le acque del Mare che circondavano la dimora di Re Sore si separarono andando a formare due gigantesche pareti per consentirle il passaggio. Davanti a Solog si stendeva un passaggio lastricato di pietra che conduceva all'isolotto su cui sorgeva la dimora del re. Non c'erano altri territori emersi in quella Dimensione. Re Sore, figlio del Mare, viveva in superficie per garantire i sia pur rari contatti con le altre Dimensioni. 
I servitori di re Sore erano disposti in due lunghe schiere, lo sguardo fisso in avanti, le braccia distese lungo il corpo diritto e le divise blu impeccabili. Solog osservò che c'era qualcosa d'innaturale in tutta quella compostezza, come se dei cavalli imbizzarriti fossero stati costretti ad andare a passo di parata. L'energia e la vitalità prorompevano da quei corpi e volevano essere liberate. Solog ne rimase turbata. A mano a mano che superava la schiera di servitori, questi facevano un passo indietro e scomparivano inghiottiti dal muro d'acqua, che acqua non era."

1 commento:

F/\B!O ha detto...

Lo accodo al precedente allora!