lunedì 29 giugno 2015

Nona tappa: 1 e 2 Re

I regni di Saul e di Davide possono essere paragonati alla primavera e all'estate per il regno d'Israele. I due Libri dei Re descrivono l'autunno e l'inverno della monarchia.
Salomone succede a Davide e chiede al Signore il dono della Sapienza per governare. Tassa pesantemente le tribù del nord e con gli introiti edifica il Tempio e la sua reggia. Compare la misteriosa e anonima regina di Saba, probabilmente interessata ad accordi economici più che alla saggezza del re. Il declino inizia quando Salomone, per rafforzare le alleanze, sposa le figlie dei re vicini che lo inducono a venerare i loro dei.
Alla sua morte il figlio Roboamo inasprisce le tasse e il regno si spezza in due: il nord prende il nome di Israele mentre il sud di Giuda. Dal capitolo 14 (fino al 25 di 2 Re) parte la "storia sincronizzata dei sue regni": un lungo e tedioso susseguirsi di re, la maggior parte incapaci e indegni, fatta grosso modo col fotocopiatore. Per fortuna ci sono delle "oasi letterarie" di Elia, Eliseo e Isaia, che offrono un po' di ristoro.
Tra le dinastie troviamo Acab, marito di Gezabele, che diede il nome al terribile protagonista di "Moby Dick" di Melville. Isaac Asimov, di origini ebraiche, scelse i nomi di Elia e di Jezebel (Gezabele) per l'investigatore protagonista del Ciclo dei Robot e per sua moglie.
Le vite di Elia e di Eliseo, come quella di san Francesco, vengono descritte attraverso dei "fioretti":
  • mentre è ospite presso una vedova di Zarepta, poverissima, la giara della farina e la brocca dell'olio non si esauriscono mai;
  • il figlio dela vedova muore, ma Elia lo resuscita;
  • sfida 450 profeti di Baal a far ardere un giovenco bagnato su una catasta invocando il loro dio (inutilmente, quando ci prova lui bruciano anche l'acqua e le pietre);
  • sull'Oreb Dio gli si rivela nella brezza o, come dice l'originale ebraico, "nella voce di sottile silenzio";
  • Elia butta il mantello su Eliseo mentre sta arando, il quale brucia gli attrezzi e segue il profeta;
  • Elia usa il proprio mantello per dividere il Giordano e viene rapito in cielo da un carro di fuoco;
  • Eliseo chiede di avere su di sé due terzi dello spirito di Elia e ripete il miracolo di aprire le acque del Giordano, dal che il popolo capisce che lo spirito di Elia si è posato su di lui;
  • anche la moltiplicazione dell'olio di una vedova e la risurrezione di un bambino lo confermano;
  • annulla gli effetti dell'avvelenamento da zucche selvatiche;
  • moltiplica 20 pani d'orzo e di farro;
  • guarisce Naaman il Siro dalla lebbra (Giezi, servo di Eliseo, accetta il compenso rifiutato dal profeta e per la sua avidità diventa lebbroso);
  • dopo la sua morte avviene ancora un miracolo: un cadavere tocca le sue ossa e ritorna in vita.
Verso la fine del secondo libro le dieci tribù settentrionali vengono sconfitte e deportate dagli Assiri, che le sostituiscono con altri popoli pagani, presi da altre parti dell'impero. Inizia così la stirpe dei Samaritani, semi-convertiti al culto di JHWH, ma con tratti pagani e adorando Dio sul monte Garizim anziché a Gerusalemme.
Al sud le cose non vanno molto meglio: Giosia fa restaurare il Tempio Salomonico ed elimina ogni traccia di culto idolatrico, ma Nabucodonosor, in due ondate, sottomette e deporta il popolo di Giuda.

1 commento:

mOKa ha detto...

Grandi ispiratori di nomi per la letteratura questi libri. Mi chiedo come mai nessuno abbia raccolto dall'inutilizzo anche Roboamo, è così piacevole!
L'altra considerazione è che Gesù non si è inventato proprio niente: ha solo copiato i miracoli di questo testo. Se non fosse per la resurrezione...