Pittore

Un pittore con tocchi di vernice bianca rende lo sfondo azzurro meno monotono, meno piatto. Meno omogeneo, meno banale. Uno sfondo d’azzurro infinito, di un azzurro che sta per spegnersi. Non brutto, non triste; forse in sé racchiude un po’ di nostalgia, bellezza nostalgica, la dolce bellezza di un giorno che finisce. Morte imminente, senza lacrime né compianto. Una morte che odora di prossima vita.
Il pittore, con pennello di morbide setole irregolari, lascia traccia su cielo azzurro, la traccia sapiente di chi ha occhio che vede, occhi in grado di vedere ciò che per altri è proibito, ciò che per altri è sconosciuto. L’occhio che conosce arte e conosce meraviglia. Dona meraviglia. Il pittore, con pennello da morbide setole irregolari, regala all’azzurro onde di bianco striato di bianco, striato d’azzurro, puro capolavoro. Merito di una mano che conosce l’incanto. Merito di mano che crea incanto.
A noi non resta che alzare i nostri occhi, aprire nello stupore le nostre bocche. La bellezza dura per breve tempo, poi il sole inonda l’azzurro di luce e nulla è più com’era prima.