Ritorno alla realtà lavorativa

È riiniziata la normale quotidianità: sono tornata in asilo e questa settimana ricominciano tutte le attività. Niente di strano, certo, ma stavo così bene a letto di mattina. E poi, alzarsi, fare colazione con calma, senza nessun obbligo sentito, è una cosa meravigliosa.
Invece, sono tornata dai "miei" bimbi.
Per quanto mi rompa separarmi dal letto, è comunque bello farsi quattro risate con i cuccioli d'uomo del nido. Rivederli dopo due settimane poi è strabiliante: sono tutti cresciuti! Specialmente una di loro mi sembra molto diversa da prima. Più alta e meno panciotta. Di carattere invece, non è cambiata di una virgola. Furbetta come sempre. Si chiama Gaia e dovreste proprio vederla. È cicciottina, con delle guanciotte da strucconi, ma soprattutto ha un sorrisone bellissimo e due occhi scuri grandi grandi che brillano. Una cerbiattina. È una birichina e ci fa arrabbiare spesso, ma vi assicuro che al primo incontro suscita solo voglio di strapazzarla di coccole! Dopo magari comincereste ad aver voglia di strangolarla, ma è un dettaglio. No, dai, strangolarla no, non sono così cattiva. Voglia di... metterla in riga, ecco.
Ieri e oggi abbiamo festeggiato, postumi, due compleanni. Per queste occasioni, si prepara la torta e si festeggia con tutta la sezione in sala da pranzo, insieme ai genitori, e magari i nonni, del pargolo. La bambina che spegneva le candeline oggi è una di quelle che di solito piange poco, stavolta, però, non è riuscita a superare indenne il trauma di abbracciare la mamma, venuta armata di macchinetta fotografica, quando lei era già in asilo da un pezzo e dopo un po', di vederla andare via di nuovo! Povera, come piangeva!
Se è per questo, lei è la stessa che ha sempre pianto durante la serata con Babbo Natale... Mah, se cade non fa una piega, zac si rialza scattante. Sarà più sensibile verso le relazioni con gli altri. Non so.
Bene, vi ho tediato abbastanza.
Come sono stati i vostri rientri lavorativi?
Raccontate, raccontate.