martedì 23 dicembre 2008

Radio

Mentre facevo colazione, ho cominciato a pensare alla radio. Non ricordo che aggancio mentale abbia fatto per arrivare a questo argomento: ascolto la radio solo il sabato mattina, mentre aiuto la mamma in casa.
La mia riflessione partiva da un punto molto semplice: perché la radio, l'attività radiofonica, ha ancora successo nel 2008?
Abbiamo la televisione, la televisione via cavo, la televisione digitale, internet e tutto il suo mondo. La radio, non è fuori moda? Anzi, peggio: non è vecchia?
Se pensiamo solo ai computer, cambiano con una tale velocità che è vecchio il modello dello scorso anno, figurati cosa si pensa di un commodor 64 (si scrive così?). Bè, i dinosauri sembrano meno antichi. Oppure, le audiocassette. Mamma mia, chi ascolta più le cassette? Io nell'autoradio della mamma, che ha 13 anni. Sono quasi passati i cd, ormai si viaggia con chiavette e mp3.
Eppure la radio non è vecchia. Anzi. Perché?
Una risposta che mi do è chè è discreta. Tu schiacci il bottone, lei parte, parla. La ascolti ma intanto fai altro, senza perderti nulla. Cosa non possibile con la tv. Lo si fa lo stesso, ma ti perdi le immagini, a volte anche il filo del discorso.
Un'altra considerazione è che ti permette di ascoltare tanta tanta musica. Non è poco.
L'ultima cosa bella della radio, forse la più bella, è che mette in moto la fantasia. Se non conosci il volto di chi parla te lo immagini, lo figuri nella tua testa come preferisci.
È una libertà impagabile!

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Due considerazioni:
1)La radio è ancora oggi strumento di compagnia per tante persone che sono lontane dalla tecnologia: gli anziani, i malati
2)Un paio di anni fa una domenica mattina ci siamo svegliati con il black out elettrico (ricordi?): bè l’unico strumento di comunicazione che avevamo era la buona e vecchia radio a batterie

Anonimo ha detto...

... e se fosse paura del silenzio?

Anonimo ha detto...

Monica
Mando a te a tutti gli amici del blog i miei più cari auguri di un Felice Natale.

Pier ha detto...

Buon Natale ai lettori del blog anche da parte mia!!

Beh...la radio è la radio: "libera la mente", ti tiene compagnia in macchina o quando sei in faccende affacendato.

E poi, come dice Roberto, quando la casa rimbomba di silenzio, ti tiene compagnia anche se stai studiando / rassettando / ...

mOKa ha detto...

Ehm, io non me lo ricordo questo black out...

F/\B!O ha detto...

Io ho avuto il mio periodo d'oro della radio al biennio delle superiori: facevo sempre i compiti ascoltando il "Deejay Time" di Albertino, anche se il mio programma preferito era "P.O. Box" condotto dall'allora sconosciuto Enrico Silvestrin. Adesso è solo un riempitivo in auto, se non ho cd o mp3 al seguito: sintonizzatore incollato su Virgin Radio, aspettando la voce di Paola Maugeri e le sue chicche di storia della musica!

Pier ha detto...

Virgin Radioooooo...un po' ripetitiva, ma bella bella!!