sabato 20 dicembre 2008

Cene

Giovedì cena aziendale, venerdì cena tra amici dell'università.
Insomma, ho appena trascorso due serate ammazza linea e gonfia stomaco.
La prima è stata carina: una cena in una discoteca affittata per l'occasione, dati gli 800 partecipanti, non l'avevo mai vissuta prima. Quanta gente! E pensare che non erano nemmeno tutti i dipendenti Benetton. Incredibile.
Antipasti a buffet, cena servita al tavolo e poi balli. Il cantante che ha intrattenuto per un po' gli astanti, era particolare, sui generis, ma non si può pretendere tutto. Ci è capitato quello. Che poi, chi era? Bo.
Ieri sera, cena decisamente più intima. Eravamo in 6, a casa della cara e sempre ricca di aneddoti surreali (in certe situazioni, chissà perché, ci si infila solo lei!) Anna Ciampaglia. Solito giro di aggiornamento sulle vite di ciascuno, solito aggiornamento sulle vite degli assenti, pettegolezzi compresi e poi qualche immancabile ricordo dei nostri 3-4 anni passati insieme all'UniPd.
Ragazzi, quanto mi manca quel periodo. E quanto mi manca non poter vedere ogni giorno i miei amici e raccontargli un po' della mia quotidianità.
Lavorare ha il grande vantaggio di arrivare a casa e essere libero di pensare a altro, quando studiavo invece tornavo a casa e pensavo "Devo studiare, devo studiare, devo studiare, devo studiare!". Che ansia! Però le giornate me le gestivo un po' come volevo, comprese le pause caffè o le chiacchiere al bar. Troppo bello. Adesso, nisba! L'orario è quello e basta.
Uffa, si vede che sta per finire l'anno. Mi prende sempre un po' di malinconia.

1 commento:

F/\B!O ha detto...

Il cantante era il Teo.
Ho apprezzato molto entrambe le cene, nella loro diversità. Su tutti, Anna Ciampaglia ha scodellato il quarto d'ora migliore ;-)
A me non manca molto il periodo patavino all'università, mi piace di più il ritmo del lavoro... proprio per le motivazioni che dicevi tu: prima e dopo la timbratura il tempo è tutto mio. E ci faccio quello che voglio ^_^