Sto vivendo un periodo intenso. Mille cose da fare e poco tempo per realizzarle. Oltre a ciò, si aggiunge la stanchezza che ne deriva e, tra ieri e oggi, pure un ritorno di raffreddore che mi rimbambisce un sacco. Ho gli occhi che mi bruccicchiano e mi prudono, naso chiuso e la gola in fiamme. Certo, potrebbe andare molto peggio, questo è sicuro!
Perché vi scrivo tutto ciò?
Per scusarmi, perché il blog sta subendo un rallentamento. Purtroppo, quando le mie serate sono occupate, i post li scrivo alla mattina, svegliandomi con un po' d'anticipo. In queste ultime settimane, il giovedì e il venerdì non ce l'ho fatta a essere operativa nella prima ora della mia giornata, così niente post.
Mi auguro con tutto il cuore di tornare a tediarvi a tempo pieno il prima possibile. Nel frattempo portate pazienza e, in caso, riempite voi i miei buchi!
Grazie!
Perché vi scrivo tutto ciò?
Per scusarmi, perché il blog sta subendo un rallentamento. Purtroppo, quando le mie serate sono occupate, i post li scrivo alla mattina, svegliandomi con un po' d'anticipo. In queste ultime settimane, il giovedì e il venerdì non ce l'ho fatta a essere operativa nella prima ora della mia giornata, così niente post.
Mi auguro con tutto il cuore di tornare a tediarvi a tempo pieno il prima possibile. Nel frattempo portate pazienza e, in caso, riempite voi i miei buchi!
Grazie!
Un considerazione sulla neve.
Mi piace.
Rende tutto bianco e silenzioso. Il passaggio ha contorni non più definiti e appare quasi nuovo. Camminare sulla neve è un'esperienza. Però dev'essere intatta! Strada bianca e liscia dinanzi a te. Tu e i tuoi scarponi pronti all'azione! Con un po' d'attenzione: si scivola! E via... passo dopo passo, piede davanti piede, la strada non è più un manto omogeneo, ci sono impronte. Le tue! Fantastico. Le osservi. Ma perché non tracciano un percorso dritto? Riparti e tenti di seguire una linea immaginaria, piede danvanti piede, passo dopo passo. Ti rivolti. Niente, non è cambiato niente. Uhm. Vabbè, sarà così. Noi uomini non camminiamo come su una retta, seguiamo andamenti ondulatori. Facciamocene una ragione. È bello anche così.
Perciò pensiamo bene prima di dire a qualcuno che è sulla retta via: forse, è una bugia!
La neve non perde per questo la sua magia. Anzi, orma su orma, segno su segno, mette in contatto il mondo, per poi sparire e non lasciare traccia di nulla. Acqua al sole. Resta il disagio di una pappetta di fango e acqua. Ma soprattutto il ricordo dei fiocchi che danzano lievi e si posano soavi, per confondere contorni di paesaggi prima abituali, ma dopo non più.
Mi piace.
Rende tutto bianco e silenzioso. Il passaggio ha contorni non più definiti e appare quasi nuovo. Camminare sulla neve è un'esperienza. Però dev'essere intatta! Strada bianca e liscia dinanzi a te. Tu e i tuoi scarponi pronti all'azione! Con un po' d'attenzione: si scivola! E via... passo dopo passo, piede davanti piede, la strada non è più un manto omogeneo, ci sono impronte. Le tue! Fantastico. Le osservi. Ma perché non tracciano un percorso dritto? Riparti e tenti di seguire una linea immaginaria, piede danvanti piede, passo dopo passo. Ti rivolti. Niente, non è cambiato niente. Uhm. Vabbè, sarà così. Noi uomini non camminiamo come su una retta, seguiamo andamenti ondulatori. Facciamocene una ragione. È bello anche così.
Perciò pensiamo bene prima di dire a qualcuno che è sulla retta via: forse, è una bugia!
La neve non perde per questo la sua magia. Anzi, orma su orma, segno su segno, mette in contatto il mondo, per poi sparire e non lasciare traccia di nulla. Acqua al sole. Resta il disagio di una pappetta di fango e acqua. Ma soprattutto il ricordo dei fiocchi che danzano lievi e si posano soavi, per confondere contorni di paesaggi prima abituali, ma dopo non più.
2 commenti:
Vale sempre quello che ti ho detto prima di cominciare questa avventura: se scrivi almeno tre post a settimana nessuno si può lamentare.
Finora sono salva allora!
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