Rovigo, Fiera della Parole. Partiamo un po' prima delle nove per arrivare in tempo alla presentazione di un libro che mi interessa: sul mio programma è scritto 11, su quello che prendiamo poi alla fiera si svela alle 10.
Due ore scarse di macchina e arriviamo all'ex zuccherificio. Grandissimo. Vuotissimo.
"Fabio, ma siamo nel posto giusto?"
"Sì", mi rassicura convinto.
In effetti una ventina si macchine nell'immenso parcheggio ci danno il benvenuto, confermando la sicurezza di Fabio. Caspita, sono ormai le 10.40...
Per mancanza di pubblico, per fortuna, le presentazioni dei libri sono state posticipate. Ci becchiamo allegramente una autrice del trevigiano che ci presenta il suo ultimo lavoro. Poi arriva il turno della scrittrice per cui ci siamo fatti la strada: Chicca Gagliardo.
Nome, credo, piuttosto sconosciuto, ma su cui io avevo letto un articolo, dove era riportata la parte iniziale del testo, che trovo molto bella e ho riportato qui nel blog nelle parole in testa.
È stata una chiacchierata molto semplice, ma interessante. Eravamo talmente pochi, circa una decina, che si era creata una atmosfera quasi amicale e di intesa. Molto molto piacevole.
Cosa mi porto a casa: la voglia matta di mettermi a scrivere qualcosa di consistente.
Vedremo!
Due ore scarse di macchina e arriviamo all'ex zuccherificio. Grandissimo. Vuotissimo.
"Fabio, ma siamo nel posto giusto?"
"Sì", mi rassicura convinto.
In effetti una ventina si macchine nell'immenso parcheggio ci danno il benvenuto, confermando la sicurezza di Fabio. Caspita, sono ormai le 10.40...
Per mancanza di pubblico, per fortuna, le presentazioni dei libri sono state posticipate. Ci becchiamo allegramente una autrice del trevigiano che ci presenta il suo ultimo lavoro. Poi arriva il turno della scrittrice per cui ci siamo fatti la strada: Chicca Gagliardo.
Nome, credo, piuttosto sconosciuto, ma su cui io avevo letto un articolo, dove era riportata la parte iniziale del testo, che trovo molto bella e ho riportato qui nel blog nelle parole in testa.
È stata una chiacchierata molto semplice, ma interessante. Eravamo talmente pochi, circa una decina, che si era creata una atmosfera quasi amicale e di intesa. Molto molto piacevole.
Cosa mi porto a casa: la voglia matta di mettermi a scrivere qualcosa di consistente.
Vedremo!

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5 commenti:
Pensate che ieri abbiamo visto un libro che si intitolava "Caccapupù": prevedibilmente a me è piaciuto e a Monica no ^_^
ahahahh!!
Mittttico Caccapupù! Ne voglio subito 20 copie!
Vai Monica! Componi componi, che poi voglio leggere in anteprima!!!
Qui potete vedere la copertina.
Altri capolavori del genere sono in questa pagina, imperdibili Pipì nel prato, Chi me l’ha fatta in testa? e Caccanimali
Come fa la cacca il maialino?
Ovvio, come un budino!
E il lupo?
Nel buco!
E i pinguini felici?
Neanche a dirlo, da amici!
il titolo del reparto cos'era "Freud - La fase anale" ?
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