martedì 22 luglio 2008

Grotte di Oliero

Domenica siam andati a farci una scampagnata in quel di Bassano e un po' più in là, fino alle grotte di Oliero.
Io, memore delle grotte di Postumia, ma consapevole del fatto che queste fossero più piccole, mi aspettavo davvero di farmi una sana scampagnata, o scorrazzata, o passeggiata in grotta, come dir si voglia.
Invece avremo fatto sì o no, venti passi tra stalattiti e stalagmiti, incerti e traballanti a causa del 100% di umidità (ARGH! I capelli si arricciano, altro che Nicolò Fabi!) che rendeva viscido, e da slittate col sedere, ogni millimetro quadro del suolo roccioso.
Carina è carina, ma è quell' -ina che mi ha lasciato come in sospeso. "Ma no, tutto qui? Magari andando di là... no... di qui? Solo roccia. Su... eh, no, su è troppo su!"
Una sgradevole sensazione di "Già finito?".
Per fortuna mi è passata appena ho visto il bel prato lì vicino, perfetto da pic nic.
Quello che mi è piaciuto di più è stato vedere le stalattiti bianche: candide come fossero ghiaccio, solo più opache. Come neve. Peccato che si distinguessero dalle altre solo quando colpite dalla luce della torcia. Poi se ne tornavano a mimetizzarsi con le altre, tra il buio delle ombre. Mi davano la sensazione di essere più, come dire... più nobili. Tipo stalattiti regali, che poi si confondevano con il medio popolino color rosato.
O magari mi piacevano di più perché contrapposte a quelle nere. Nell'eterna battaglia tra il bene e il male, io ho scelto inconsapevolmente il bene (basandomi sul lato estetico!).
Mi rimane un solo piccolo dispiacere, superato il trauma post mini-visita in grotta: ma non doveva esserci anche quel bel animaletto del proteo?

2 commenti:

F/\B!O ha detto...

Grande il proteo, il migliore! Però è un immigrato sloveno, non so se la lega lo fa restare...

mOKa ha detto...

Povero, ma te lo immagini come avrà passato il viaggio? Insomma, abituato al silenzio delle grotte, è stato strappato dalle sue acque gelide e sballottato nel caos per un po', per poi essere ributtato in un silente lago sconosciuto.
Spero che abbiamo garantito ai primi protei immigrati il sostegno di un buon psicologo!