E son stelle!

Al saggio di ieri sera c’erano le stelle.

Stelle in cielo?

Forse si notavano, non so, non ci ho fatto caso, che ci fossero le nuvole a coprirle? Ma no, non parlo di quelle stelle.

Erano forse i luccichii dei vestiti?

Oh, sì, hai ragione. Com’erano scintillanti alcuni costumi. Ma no, non parlo di quelle stelle.

Ah, ho capito. Le stelle erano le ballerine!

Certo, noi, le stars della serata. Ma no, non parlo di quelle stelle.
Ce n’erano ancora e ancora e ancora.

Non so, non mi viene in mente altro.

Dai, pensaci bene. Era uno spettacolo, immaginati la scena.

Ok. Il palco, il pubblico, il buio e poi la luce. AHAH, le luci! I riflettori! Sono quelle le stelle?

Quasi, quasi. Ma no, non parlo di quelle stelle.
Vuoi un aiutino.

Uhm, uhm.

Le luci non sono solo sul palco… Le ballerine, dove si fanno belle?

In camerino?

Sì, e come te lo immagini un camerino?

Lo immagino bianco, con un divanetto e una parete con specchio con una sedia e un tavolino ingombro di cosmetici e spazzole.

Dimmi dello specchio.

È grande.

E...

E... Non so!

Pensa alle stelle.

Stelle… Specchio, stelle… Luci! Ai bordi ha un sacco di luci!

Esatto! Ma no, non parlo di quelle stelle.

E allora?

Immagina gli occhi di chi si specchia. Ogni occhio riflette la luce delle lampadine che attorniano lo specchio. Ogni occhio ha dentro sè una miriade di stelle. Son corona luminosa o collana splendente della scura pupilla. Cielo stellato azzurro, marrone o verde, a seconda dell'iride su cui la luce guizza giocosa, dallo specchio agli occhi e ritorno. Un'andata e ritorno in continuo scambio, il più piccolo movimento cambia lo scenario. Anch'esse possono fare giravolte e capriole. Oppure diventano stelle cadenti o fuochi d'artificio, a seconda della fantasia.
Fatto è, ieri han davvero ballato insieme a noi una moltitudine di stelle.