Attimi di Ambra 16: Mangiare

Non ha gran fame ultimamente, specie di cose sane, Ambra. Il trambusto natalizio non aiuta in tal senso. Pranzo e cena terminano sempre con qualche rimasuglio nel suo piatto. 

Resto comunque incantata da come mangia. 

Ha imparato a tenere il piatto con la mano sinistra e a usare forchetta o cucchiaio con la destra (a parte quando usa entrambe le mani come posate). Già mi sorprende che tenga fermo il piatto o lo muova per aiutarsi, ma ancora di più mi stupisce che usi solo la destra per mangiare. Non si cambia schema. Così è. Mi chiedo se è colpa nostra o se lei si trova davvero bene così. Fino a qualche tempo fa ogni tanto cambiava e usava la sinistra, ora no. 

Ieri sera ho dato una spiegazione a una mossa a cui non riuscivo a dare significato. Succede che prenda la posata con la sinistra, ma non dalla parte del manico, per un momento, poi la riprende con la destra. Sempre così. Si passa la posata da una mano all'altra. Ho capito che se la sistema. Se è un po' storta o se non riesce a prendere bene il cibo, ecco, trick track, passaggio e riposizionamento del cucchiaio e via di nuovo a speronare il riso o quel che c'è. 

Sono rimasta basita. 

Capito questa pulce di un anno e mezzo? Si sistema la posata tra le mani. E guai se lo fai al posto suo! Lamenti e discordia!

Mi fa molto ridere, invece, osservare come apre la bocca, spalancata proprio, appena è riuscita a caricare il cibo. Apre con tutta la sua forza e cerca di fare centro con la mano. Dovreste vederla. Sta con la bocca a caverna per tutto l'incerto tragitto, poi quel che arriva arriva. A volte è solo un chicco di riso, ma tant'è, qualcosa è giunto a destinazione. 

Altra scena divertente, ieri, è stata vederla imboccare papà. Ho chiesto se finiva gli ultimi cucchiai di riso o se li avrebbe mangiati papà. Lei ovviamente era sazia e così si è messa in opera per pulire il piatto, portando i cucchiai verso la bocca di Fabio, con tanto di colonna sonora "Ahhhmmm!", per ogni boccone. 

Alla fine, piatto pulito!

Brava Ambra e bravo papà per la pazienza.