lunedì 14 luglio 2008

Letture nel bosco

La bellezza di ritrovarsi seduti, in quell'ora in cui la notte s'appresta, ma avanza timida, quasi temendo di causar offesa alla luce che fievole persiste, allungando ombre e fugando misteri; la bellezza di ritrovarsi seduti, in quell'ora in cui la trama della realtà scorge eterei fili di sogni e li intreccia in sé per creare l'impossibile, su di un prato che sarà un bosco; la bellezza di ritrovarsi seduti, in quell'ora sul limitare del giorno e della notte, su di un prato che sarà un bosco, sorseggiando ogni parola del lettore come fosse fresca acqua di ruscello; ciò, tutto ciò, è un'esperienza degna d'essere vissuta, centellinando con dovizia ogni piacevole sensazione.
Degna d'essere vissuta con la consapevolezza dell'unicità del momento.
In un bosco che sarà, una voce si libra raccontando una storia già scritta; essa insinua nel piccolo pubblico la voglia di tendere di più le orecchie, di acuire l'attenzione. Essa non vuol solo farsi sentire, essa vuole far ascoltare.
Ogni parola porta via un pezzo di luce con sé e la notte diventa compagna e protettrice, in quel bosco neonato.
La storia finisce, ma gli ospiti di quel prato che non resterà tale, ascoltano ancora. Nel silenzio si sente meglio il bosco che cresce.
Tra un anno la sua voce sarà più chiara e forte, non servirà più tendere troppo l'orecchio.
Forse anche il pubblico che andrà ad ascoltare quel suono di vita crescerà. Di certo io farò di tutto per tornare a godere della bellezza di ritrovarmi seduta, in quell'ora in cui luce e buio si sfiorano dolcemente, ascoltando quel che ha da comunicare un giovane bosco che è.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho sentito parlare di una coperta tigrata...qualcuno mi da qualche delucidazione?

F/\B!O ha detto...

Se ben intendo, la coperta a cui ti riferisci era leopardata ed è stata usata la sera dopo a Tarvisium Celtica, stesa al suolo da Gerry per ascoltare comodamente Massimo Giuntini suonare la uillean pipe e il tin whistle...

Mauro Cavallin ha detto...

Ho visto Elzéard Bouffier per l'ultima volta nel giugno del 1945. Aveva ottatasette anni...

mOKa ha detto...

Bene ragazzi, quando vi va, partiamo a piantare alberi... Chi di voi sa come si fa?

Anonimo ha detto...

IO ODIO GLI ALBERI, la legna e tutto ciò che ne concerne.
Piantarli è semplice, quando crescon e cadono allora si che è una rogna