Si parla tanto di morti bianche ultimamente.
Operai schiacciati dai muletti, muratori caduti dal tetto, uomini fulminati dai fili elettrici.
Uno di solito pensa, con un certo sollievo: "Bè, lavoro in ufficio, grandi rischi non ne corro. Tagliarmi con la carta, magari con taglierino quando apro le buste dei corrieri... ma insomma, alte percentuali di pericoli non ne trovo."
Invece mi sbagliavo. Anche in ufficio uno rischia di lasciarci la pellaccia!
Ieri due lampade hanno divorziato improvvisamente dal soffitto: poveretto, dev'esserci rimasto male, non gli hanno dato nessun segnale di stanchezza nel corso della relazione.
Si sono sfracellate sul tavolo facendo un rumore infernale. Io tanto per dire ero al telefono, ho lasciato in attesa la povera ragazza e sono corsa a verificare la situazione.
Fatalità nella stanza non c'era nessuno. Se ci fosse stato, ci avrebbe rimesso davvero la testa, dato che non si tratta propriamente di una lampadina.
Cosa ha comportato la violenta separazione? A quanto pare, o le lampade si erano invaghite del tavolo, o le viti che le univano al soffitto, come una fede, in realtà erano troppo sottili.
Da quando sono stata assunta, si è già rotta la porta, una maniglia, l'ascensore dello stabile, riscaldamento ballerino, gruppo di continuità impazzito... E pensare che non sono nemmeno 3 anni che la società si è traferita qui.
Operai schiacciati dai muletti, muratori caduti dal tetto, uomini fulminati dai fili elettrici.
Uno di solito pensa, con un certo sollievo: "Bè, lavoro in ufficio, grandi rischi non ne corro. Tagliarmi con la carta, magari con taglierino quando apro le buste dei corrieri... ma insomma, alte percentuali di pericoli non ne trovo."
Invece mi sbagliavo. Anche in ufficio uno rischia di lasciarci la pellaccia!
Ieri due lampade hanno divorziato improvvisamente dal soffitto: poveretto, dev'esserci rimasto male, non gli hanno dato nessun segnale di stanchezza nel corso della relazione.
Si sono sfracellate sul tavolo facendo un rumore infernale. Io tanto per dire ero al telefono, ho lasciato in attesa la povera ragazza e sono corsa a verificare la situazione.
Fatalità nella stanza non c'era nessuno. Se ci fosse stato, ci avrebbe rimesso davvero la testa, dato che non si tratta propriamente di una lampadina.
Cosa ha comportato la violenta separazione? A quanto pare, o le lampade si erano invaghite del tavolo, o le viti che le univano al soffitto, come una fede, in realtà erano troppo sottili.
Da quando sono stata assunta, si è già rotta la porta, una maniglia, l'ascensore dello stabile, riscaldamento ballerino, gruppo di continuità impazzito... E pensare che non sono nemmeno 3 anni che la società si è traferita qui.
Possibile che tutti i lavori siano stati fatti con la solo preoccupazione di fare economia?
Non so che pensare.
Mi ha tranquillizzato constatare che la mia è l'unica postazione a non avere quel tipo di lampade. Sento salva la testa.
Gli altri invece lavorano al computer guardando in alto e tengono le orecchie tese per percepire anche minimi rumori superiori.
Sperando che l'idilliaca storia d'amore tra le altre lampade e il soffitto possa contare su basi, e viti, ben più solide.
2 commenti:
Miiiiinnnccchiiiiiaaaaa!!
Leggendo il post m'è venuta in mente sta frase letta su una meridiana:
"Meam horam noscis, tuam nescis" (Conosci la mia ora ma non conosci la tua)
Mi sembra tristemente appropriata per l'occasione...
Fantastica frase!!! Prima o poi la userò in un gioco o in una attività :)
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