Giornata al mare

Domenica scorsa: mio primo giorno al mare.
Ovviamente, tempo incerto.
Se al mare ci vai una volta l'anno, come puoi pretendere che ci sia pure il sole? Giammai, che la sfiga sia con te!
Comunque, a me le giornate incerte piacciono di più per andare al mare. Anzi, diciamo che preferisco quel cielo un po' coperto, accompagnato da un bel venticello e dal sole che non batte violento e implacabile. In pratica, le giornate in cui pensi: "Bè, metto poca crema" e poi torni a casa rosso-radiazione.
Domenica il tempo non si è limitato a essere un po' coperto o incerto, lì lì per... no, no, ha proprio piovuto! E non solo pioggia. È piovuto dal cielo pure un bel lampo.
È caduto giusto giusto per fare la permanente a un paio di persone e per far apprezzare come non mai la vita a Claudia.
Eh sì, la dolce donzella se l'è sentito viaggiare sopra la spalla e l'ha visto insinuarsi nella sabbia, diventando un neon naturale.
A Gesù fischiavano le orecchie per tutti i ringraziamenti!
Per farsi perdonare dell'accaduto, il buon vecchio volpone di Zeus, ha chiesto al figlio Apollo di fare il bravo e di far sostare un po' il carro del sole sopra di noi. Così, dopo il fulmine e la pioggia, ci siamo goduti un po' di caldo e la spiaggia vuota! Una bellezza!
Zeus però si sa, è imprevedibile. Abbiamo lasciato definitivamente la spiaggia accompagnati dalle gocce che ticchettavano. Tanto ormai era ora di andare.
Forse il Padre degli Dei si era un po' indispettito per i ringraziamenti a Gesù.
Mah, valle a capire queste divinità...