Fiori luminosi scoppiano in cielo.
Fontane scintillanti stillano un liquore di luci.
Pianeti brillanti colorano il buio della notte. Saturno e Giove si turnano, mettendo in mostra gli anelli ornati per l'occasione di verde e di rosso.
Salici dorati cadono languidi sull'oscurità serica, vorrebbero giungere fino a terra, per carezzare ogni oggetto lasciando una scia d'oro in loro ricordo.
Infini, cascate di diamanti inondano il mare dell'etere buio. È una meraviglia abbagliante, gli occhi annegano in quella visione.
Tre scoppi, o botti, e tutto finisce.
Niente più fiori, che tornano nei prati con tenui colori.
Niente più fontane, che tornano nelle piazze, con acqua trasparente.
Neinte più pianeti, che tornano a mettere distanza e distanza tra loro e la Terra, facendo cadere i frammenti di luce colorata dai loro anelli.
Niente più salici, che tornano verdi nei pressi di case o laghi.
Niente più cascate, che tornano spumeggianti nelle montagne.
Ogni occhio torna a vedere la notte come la conosceva. Ma non c'è tristezza.
Solo attesa per la prossima serata pirotecnica.
Fontane scintillanti stillano un liquore di luci.
Pianeti brillanti colorano il buio della notte. Saturno e Giove si turnano, mettendo in mostra gli anelli ornati per l'occasione di verde e di rosso.
Salici dorati cadono languidi sull'oscurità serica, vorrebbero giungere fino a terra, per carezzare ogni oggetto lasciando una scia d'oro in loro ricordo.
Infini, cascate di diamanti inondano il mare dell'etere buio. È una meraviglia abbagliante, gli occhi annegano in quella visione.
Tre scoppi, o botti, e tutto finisce.
Niente più fiori, che tornano nei prati con tenui colori.
Niente più fontane, che tornano nelle piazze, con acqua trasparente.
Neinte più pianeti, che tornano a mettere distanza e distanza tra loro e la Terra, facendo cadere i frammenti di luce colorata dai loro anelli.
Niente più salici, che tornano verdi nei pressi di case o laghi.
Niente più cascate, che tornano spumeggianti nelle montagne.
Ogni occhio torna a vedere la notte come la conosceva. Ma non c'è tristezza.
Solo attesa per la prossima serata pirotecnica.
4 commenti:
Complimenti per aver sfondato il muro delle 5000 visite!!!
Fiori luminosi scoppiano sullo schermo.
Flussi di dati stillano un liquore di informazioni.
Led brillanti colorano il buio del case. Torvalds e Gates si turnano, mettendo in mostra i kernel ornati per l'occasione di finestre e di pinguini.
Dita dorate cadono languide sulla tastiera maltrattata, vorrebbero dirigersi altrove, per carezzare ogni oggetto lasciando una scia d'oro in loro ricordo.
Infine, cascate di elettroni inondano il mare dell'etere buio. È una meraviglia abbagliante, gli occhi annegano in quella visione.
Tre scoppi, o botti, e pensi che non basterà riavviare la macchina.
Niente più fiori, che tornano a far da sfondo del desktop con tenui colori.
Niente più fontane, che tornano nei bus, con flussi trasparenti.
Ancora una volta nVidia e LG tornano a mettere distanza e distanza tra loro e quelli che comprano i loro prodotti, facendo cadere solo i frammenti di binari dai loro studi.
Niente più driver, che non vengono fatti perchè non conviene.
Niente più cascate, che tornano spumeggianti nelle periferiche.
Ogni occhio torna a vedere il display come la conosceva. E c'è un po' di tristezza.
Non resta che citare Linus Torvalds: "...rimpiangete i tempi in cui gli uomini erano uomini veri e scrivevano il loro driver per le periferiche"
Solo tristezza per la mancanza di driver open-source per il mio scanner.
Giù il cappello al passaggio del Bardo digitale...
Pier, mi inchino! Commento fantastico.
Ovviamente alcuni pezzi mi sfuggono, a uso e consumo di voi informatici, ma la mia ignoranza non toglie nulla al testo!
Grande!
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